IL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI

Un viaggio in Casentino per conoscere la valle, visitare i luoghi, osservare i paesaggi; percorsi educativi alla scoperta di castelli, memorie medioevali, cultura e tradizioni della gente di montagna. Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, istituito nel 1993, rappresenta l’area dell’Appennino meglio conservata, un mosaico di ambienti tra i più preziosi d’Europa, il punto di incontro tra antiche culture e nuovi desideri di vivere la natura. La zona è ricoperta da una ricchissima vegetazione forestale dominata dal faggio e dall’abete bianco. Luogo di grande spiritualità, ci invita alla visita dell’Eremo di Camaldoli e del Santuario de La Verna.

LE ATTIVITÀ

Siamo a Poppi, uno de “I borghi più belli d’Italia “. Visita al castello dei Conti Guidi, esempio di castello medioevale perfettamente conservato, con i merli, la torre e il ponte levatoio (ingresso da pagare in loco e visita con le audio guide).
Breve transfer e visita al castello e alla Pieve di Romena, una delle più belle del Casentino. Seppur in rovina, il maniero conserva ancora notevoli segni della sua grandezza e degli importanti fatti storici che lo interessarono, tra cui la falsificazione dei fiorini d’oro come riportato nel XXX° canto dell’Inferno.

La giornata è completamente dedicata al trekking guidato che comincia dal Centro visita di Badia Prataglia, per raggiungere con una passeggiata non impegnativa, la cima del monte Penna (1333 metri di altitudine) da cui si gode di una bellissima vista su Parco, Riserva integrale di Sasso Fratino e Diga di Ridracoli. Osservazioni naturalistiche lungo il tragitto.

Giornata dedicata prima all’apprendimento delle nozioni necessarie ad orientarsi con il sole, con la bussola e a come leggere una mappa e poi i ragazzi parteciperanno a una caccia al tesoro nel parco con premiazione finale. La giornata si conclude con appostamenti per l’osservazione della fauna selvatica di cui il parco è ricco.

Partenza per una meta magica all’interno del parco: il Sacro Eremo e il Monastero di Camaldoli fondati da San Romualdo all’inizio dell’anno Mille, immersi in un’immensa faggeta, bellissima e maestosa. Gli alchimisti curiosi potranno visitare l’Antica farmacia dei monaci, mentre gli instancabili, con altri dieci minuti di cammino potranno raggiungere il castagno Miraglia: un albero monumentale di circa 500 anni ancora fruttifero!

Escursione trekking guidata all’Eremo de La Verna, complesso arroccato su uno sperone di roccia, immerso nella splendida faggeta secolare chiamata “Bosco delle Fate”, la cui bellezza è preservata da secoli dai frati che vivono nel convento fondato da San Francesco. Nel complesso monastico visita al Sasso Spicco, alla Cappella delle stimmate, alle splendide terrecotte invetriate dei Della Robbia, ai silenziosi chiostri ed al letto di San Francesco.

L’Ecomuseo del Casentino è costituito da una rete di spazi espositivi diffusi nel territorio, nati con la finalità di raccogliere e salvaguardare il patrimonio territoriale nelle sue componenti ambientali, storico-culturali, produttive ed etnografiche.
Visita al Museo della castagna con relativo laboratorio didattico, al Museo del carbonaio e al Mulino ad acqua ancora attivo di Castel San Niccolò.
A Stia visita del lanificio, dove viene fabbricato il “Panno Casentino” dai tradizionali colori verde e arancione.

Escursione trekking guidata che va da Badia Prataglia alla Diga di Ridracoli, o in alternativa, escursione ad anello nei dintorni della diga: un’opera di alta ingegneria che dal 1987 fornisce acqua potabile a 48 comuni della Romagna e alla Repubblica di San Marino. La struttura accoglie i visitatori con sale espositive dedicate alla diga, alla distribuzione dell’acqua sul pianeta e al consumo consapevole di questa risorsa. Sarà possibile visionare un filmato in 3D, prendere parte ad escursioni in battello e a laboratori didattici per scuole di ogni ordine e grado (www.ridracoli.it)

Escursione trekking guidata dal Passo della Calla alle sorgenti dell’Arno sul Monte Falterona, la cui vetta segna il confine tra la provincia di Firenze e quella di Arezzo. Il Falterona non è un gigante dell’Appennino eppure è nella memoria di tutti, poiché custodisce la sorgente dell’Arno, il fiume di Firenze.

Il Planetario di Stia: il planetario ricostruisce, al chiuso di una stanza con un’apposita cupola, la volta celeste così come la vedremmo all’aperto in un luogo lontano dalle fasti-
diose luci della città.
Il bosco attraverso i sensi: giochi e attività in natura per tutti, utilizzando i 5 sensi.
I bioindicatori: raccolta di licheni e macroinvertebrati per misurare la qualità dell’ambiente in cui si è immersi.
La natura del Parco: ricerca e osservazione delle specie arboree, floristiche e delle tracce degli animali che vivono nel parco.
Esperienze uniche: escursione notturna sulla cima del monte Penna per aspettare l’alba.
Ascolta: in alcuni periodi è possibile fare escursioni con personale qualificato ed esperto di censimenti della fauna, che si muove a piedi all’interno del parco all’ascolto dei bramiti e degli ululati.
Sistemazione: Hotel ***Badia Prataglia o Chiusi della Verna.

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